Cosa vedere a Treviso in mezza giornata? Tanto, tantissimo tra arte, storia e cultura.
Anche se non è semplice, ecco la lista delle 10 cose che, secondo noi, non puoi assolutamente perdere a Treviso!
1) La Cattedrale di San Pietro Apostolo
Il Duomo di Treviso è un magnifico edificio in stile neoclassico, inizialmente costruito sui resti di un tempio paleocristiano, dove si dice ci fossero anche delle terme e un teatro, di origine romana. Le sue cinque cupole sovrastano il centro di Treviso assieme all’imponente facciata aggiunta nella prima metà dell’Ottocento.
La Cattedrale di San Pietro Apostolo, conosciuta meglio come “il Duomo”, è il principale luogo di culto della città di Treviso e sede della diocesi omonima, al suo interno è presente la “Cattedra” del Vescovo. Per entrare nella chiesa si sale la scalinata e si passa attraverso le sei colonne e tra due leoni in marmo rosso di Verona.
2) Via Calmaggiore & La Fontana delle Tette
Via Calmaggiore è una delle vie principali di Treviso, collega il Duomo con Piazza dei Signori. É una via pedonale porticata da entrambi i lati ed è molto frequentata, specie nei fine settimana.
In una laterale di questa via potrete ammirare la Fontana delle Tette, o meglio la copia dell’originale fontana cinquecentesca. Si trova nel cortile di Palazzo Zignoli, nella Galleria della Strada Romana che collega la Piazzetta della Torre alla Calle del Podestà (Vicolo Podestà).
Fu costruita per volere di Alvise da Ponte nel 1559, podestà di Treviso, per portare l’acqua dopo una forte siccità che colpì la città e la campagna circostante. La fontana è in pietra d’Istria ed è formata da una vasca a forma di conchiglia e da un busto nudo di donna che regge con le mani il seno dai cui capezzoli zampilla acqua.
Negli anni successivi e fino alla caduta della Serenissima nel 1797, in occasione del rinnovo della carica del podestà, dalla fontana sgorgavano da un seno vino rosso e dall’altro vino bianco. Il vino era totalmente gratuito e per tre giorni consecutivi la popolazione si poteva rifornire ininterrottamente. Quella che si vede oggi in piazza è una copia, l’originale si trova in una teca di vetro sotto il portico di Palazzo dei Trecento.
3) La chiesetta di Santa Lucia
Apre ogni seconda e quarta domenica del mese, è una delle più affascinanti chiese di Treviso, risalente al periodo della Serenissima.
Fu proprio Venezia a volerne la costruzione e la intitolò a Santa Lucia per ricordare la data in cui Treviso si consegnò al dominio della Serenissima. É adiacente alla Chiesa maggiore di San Vito con cui comunica attraverso una porticina.
4) Piazza dei Signori
Piazza dei Signori è il centro culturale, storico e sociale di Treviso e deve il suo nome alla presenza dei palazzi dell’antica Signoria trevigiana: Palazzo del Podestà, Palazzo della Prefettura, Palazzo dei Trecento e Loggia dei Cavalieri.
Oggi la piazza è sede della vita politica e amministrativa della città, luogo di incontro, manifestazioni, bar e a testimonianza della dominazione Veneziana rimane un leone con il Vangelo aperto.
5) La loggia dei Cavalieri
La Loggia dei Cavalieri venne costruita sotto il Podestà Andrea Giacomo da Perugia nel 1276-1277. La Loggia era luogo di ritrovo per i nobili e i cavalieri della città, per questo motivo non vi potevano accedere persone di bassa condizione. Oltre a essere luogo di ritrovo e di convegni, essa era anche il luogo in cui i cavalieri giocavano a scacchi. Quando Treviso venne conquistata da Venezia la destinazione della loggia cambiò. Essa cadde in rovina, giunse ad un tale degrado che spesso si prospettò la sua demolizione, ma ciò non avvenne grazie all’iniziativa e all’intervento dell’Abate Luigi Bailo, venne quindi restaurata tra il 1910 e il 1911. L’edificio fu danneggiato dai bombardamenti nel 1944, in seguito ricostruito con il materiale originario. La loggia è unica nel suo genere in Europa, poiché è una sorta di piazza coperta, di forma quadrangolare, abbellita su ognuno dei tre lati da cinque arcate a a tutto sesto appoggiate su esili colonne quadrate in pietra d’Istria. Molte testimonianze la ricordano come uno dei luoghi più belli della città per gli affreschi che la ricoprono. Viene utilizzata per mercatini di libri antichi, convegni e concerti musicali.
6) La pescheria e il Ponte della Malvasia
L’isola della Pescheria è un isoletta fluviale sul Cagnan Grando che ospita, come suggerisce il suo nome, il mercato del pesce da otre 158 anni.
Un angolo particolarmente suggestivo, e forse anche uno dei più vivaci. Al mattino con i mercanti del pesce, e nel resto del giorno con i trevigiani che prendono uno spritz in compagnia in uno dei tanti bar della zona.
Se ammiri l’isolotto dal parapetto che dà sul Cagnan Grande vedrai sul canale la statua della Sirenetta, dono dello scultore Luigi Simionato.
Proseguendo verso Piazza dei Signori, troviamo il Ponte della Malvasia, con vista sullo splendido canale dei Buranelli. Ad arricchire la bellezza di questo angolo ci ha pensato lo scultore trevigiano Romano Costi con l’opera in bronzo “la Tuffatrice” un corpo esile e sinuoso ,pronto a tuffarsi nel canale.
Un piccolo consiglio?
Se siete amanti della street art non potete perdervi l’omonimo ristorante “Il Malvasia” interamente disegnato dallo street artist padovano Tony Gallo.
7) Il canale dei Buranelli
Il canale dei Buranelli: l’angolo più poetico della città.
Con i suoi edifici affacciati sul canale, gli angoli in fiore, il porticato sulla destra arricchito di composizioni floreali, il salice che bagna le sue fronde nell’acqua: un’immagine che non si vede ovunque.
Il canale prende il nome da un edificio cinquecentesco tuttora in piedi che era dimora e magazzino di commercianti provenienti dall’isola di Burano.
Una volta, qui ai Buranelli, le rive erano popolate dalle lavandere, le donne addette al lavaggio dei panni dei nobili veneziani.
8) La fontana dei Tre visi
La Fontana dei Tre Visi, posta in Via Bailo davanti al Municipio (Ca’ Sugana), rimanda alle origini del nome Treviso (da Tervisus: tre vedute) e della formazione della città, sorta a partire da tre nuclei primitivi sulle rispettive alture di piazza dei Signori, piazza Duomo e sant’Andrea. La parte inferiore presenta una vasca circolare in cui si riversa l’acqua che sgorga dalle bocche di quattro teste leonine stilizzate, simboli della forza dell’elemento liquido. L’erma superiore, copia di esemplare ottocentesco, in origine era collocata sulla scalinata del Palazzo dei Trecento.
9) Vicolo Dotti
Vicolo Dotti è in assoluto una delle nostre vie preferite di Treviso.
Un vicolo con le tipiche case a portici e il pavimento acciottolato che ti trasporterà in un’altra epoca.
10) Le Mura di Treviso e le sue porte
Le Mura di Treviso dopo un lungo periodo di abbandono e di degrado sono tornate a risplendere, negli anni 90′ (con una lunga serie di restauri), diventando teatro di manifestazioni musicali ed enogastronomiche oltre a mantenere la loro vocazione naturale cioè quella di essere un luogo dedicato alle passeggiate e al jogging. Ti consigliamo di salire sulle mura di Treviso per vedere la città da un altro punto di vista e per fare una sosta nelle varie panchine lungo il percorso.
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